GIfelt

FELTRO ARTIGIANALE AD ACQUA


giovedì 25 giugno 2009

Due precisazioni

La prima: se volete scaricare il bando per il concorso " I fili che uniscono le donne" consultate il sito: http://www.deutsch-afghanische-initiative.de/projekte/frauenprojekte/stickprojekt_laghmani.html

La seconda: se vi va di vedere alcune foto degli interessantissimi corsi che Agostina Zwilling ha tenuto a Feltrosa consultate la pagina: http://www.agostinazwilling.it/05_Events/05.104000_feltrosa09.html

martedì 23 giugno 2009

Qualche sciarpa estiva in nuno feltro


Impalpabili sciarpe in nuno feltro. Solo 40 gr. di lana rendono queste stole molto confortevoli nelle notti d'estate.

lunedì 15 giugno 2009

"I fili che uniscono le donne"


Il pannello che vi presento è stato fatto per le donne afgane. In esso sono inseriti tre quadretti ricamati a mano, naturalmente, dalle donne afgane. Ho aderito ad un importante progetto DAI di Pascale Goldenberg e Catherine Juillerat coordinato in Italia da Agostina Zwilling . Riporto le sue parole:"I quadretti ricamati afghani sono il lavoro di donne del villaggio Laghmani.L'iniziativa "Fili che uniscono le donne" si basa su un concetto interculturale. I quadretti nascono in Afghanistan. Sono lavori completati che rispecchiano le tradizioni locali ma sono anche la base di partenza e di stimolo per creazioni tessili in Europa. Ogni quadretto ha bisogno di una persona europea che lo scelga e che lo utilizzi per realizzare un oggetto finito che combini, non solo due tecniche, ma permetta anche di unire culture diverse. In questo modo nascono in Europa borse, copricuscini e coprilibri realizzati con un unico quadretto e corsie, arazzi , copriletti che ne utilizzano molti.
"Fili che uniscono le donne" ha creato una risorsa lavoro concreta recuperando abilità femminili accantonate e permettendo la rivalutazione del ruolo della donna nella cultura sociale del luogo.
Le ricamatrici hanno fra i dodici e i cinquant'anni.
Solo le donne più anziane hanno imparato a ricamare durante la loro infanzia e la maggior parte di loro non ha preso l'ago in mano da più di 20 anni a causa della situazione politica-socio-economica del paese.
Le ragazze più giovani imparano dalle donne anziane la tecnica tradizionale del ricamo che procura un piccolo reddito sicuro che garantisce loro la sopravvivenza.
"Fili che uniscono le donne" è un'inziativa della DAI Deutsch-Afganische-Initiaive, un' associazione senza scopo di lucro con sede a Friburgo in Brisgovia (Germania). La DAI mette a disposizione delle donne afghane tutto il materiale: telai, aghi, filato di cotone/seta e la tela sulla quale ricamare con l'unica condizione che i quadretti debbano essere tutti della dimensione di 8 x 8 cm. La DAI ritira periodicamente tutti i quadretti prodotti, si assume l'onere e l'onore della vendita in Europa e paga direttamente tutte le ricamatrici coinvolte nel progetto.
Le ricamatrici afghane sono libere di creare motivi tradizionali come quelli fini e graficamente precisi del ricamo Kandahar oppure quelli floreali brillanti e colorati delle coperte Susani. Alcune sono bravissime nell'improvvisare motivi personali e i quadretti spesso diventano creazioni artistiche.
Se desiderate avere ulteriori informazioni sulla DAI consultate il sito:http://www.deutsch-afghanische-initiative.de/
Se volete comprare dei quadretti ricamati, contattate: Agostina Zwilling(Italia): agozwi@tiscali.it o Pascale Goldenberg (Germania): goldenberg-freiburg@t-online.de"

In questo progetto è inserito anche un concorso sul quale Agostina vi potrà dare tutti gli estremi di partecipazione.

martedì 2 giugno 2009

Borgoinfesta


Anche questa è stata una bella esperienza. Particolarmente emozionante la Messa di domenica celebrata in un rudere di massaria dal vescovo del Benin alla presenza di Elpidio Balbo, il missionario laico di Merano che da 40 anni opera in quella regione . Alla Messa è seguito un allegro pranzo sotto gli ombrelloni al quale hanno partecipato tutti, turisti, artisti, artigiani, ragazzi e sacerdoti. Offerto dagli abitanti del paese che, in massa, hanno collaborato per l'organizzazione e la realizzazione del BORGOINFESTA. Tutto è finito, poi, in PIZZICA, naturalmente.

Le dimostrazioni di feltro ad acqua che ho fatto nelle serate sono state seguite con interesse e stupore, essendo questa forma di artigianato del tutto estranea, oggi, nei nostri paesi.